Ys 1&2 Chronicles ~ Il primo naufragio di Adol Christin

Ys 1&2 Chronicles ~ Il primo naufragio di Adol Christin

Ys I & II Chronicles +

Piattaforme: PC | PSP
Software House: Nihon Falcom
Release: 16 luglio 2009
23 febbraio 2011

 

Ci sono avventure e avventure. Viaggi di formazione, quest per salvare il pianeta o spedizioni per mettere in salvo una persona cara. E poi c’è un giovane uomo, che da ormai trent’anni ha fatto del naufragio una sua specialità. Un uomo che non si ritiene sazio di avventura nemmeno dopo aver salvato la bella di turno o addirittura un intero regno dal cattivone di turno. Lui è l’avventuriero Adol Christin detto il Rosso e quella di cui vi sto per parlare è la sua primissima avventura.

Ys I & II Chronicles è un piccolo bundle che raccoglie i primi due capitoli della saga di Ys (usciti originariamente nel 1987 e 1988, rispettivamente), rimodernati sia per quanto riguarda la grafica che per quanto riguarda il sonoro. Questi primi due capitoli, a differenza di quanto non lo siano la maggior parte degli altri titoli appartenenti a questa saga, sono profondamente legati tra di loro e non possono esistere l’uno senza l’altro (erano infatti stati pensati come un unico gioco).

Ancient Ys was under the rule of two Goddeses

Ci ritroviamo dunque nei panni di Adol Christin, un giovane naufrago alle prese con la sua prima avventura: Ys I ci lascia dare un primo sguardo a quelle che sono la trama generale e la lore della saga. Il nostro protagonista è alla ricerca dei sei libri di Ys, necessari a riportare la pace nella regione di Esteria. La storia è abbastanza lineare: vedremo Adol alle prese con damigelle in difficoltà, spade di metalli leggendari e forze oscure che spadroneggiano in queste terre, mentre gli verranno narrate storie di sacerdoti, di alberi con poteri straordinari e delle due dee che un tempo governavano l’antica terra di Ys. Tuttavia il finale di questa prima parte risulta assolutamente aperto: Ys II riparte proprio da qui, arricchendo la seconda parte della prima avventura di Adol con un nuovo mondo da esplorare, nuovi personaggi, nuovi dettagli e, soprattutto, un finale degno di questo nome. Sebbene non sia nulla di mai visto, la trama risulta scorrevole e piacevole da seguire, anche grazie ai personaggi che, pur essendo anche in questo caso molto semplici, risultano ben caratterizzati. Il merito va a mio parere soprattutto ai dialoghi ben scritti e, nel caso dei personaggi più ricorrenti, portrait meravigliosamente disegnati, ma non solo. Un esempio lampante è infatti proprio Adol che, nonostante sia in tutto e per tutto un silent protagonist, riesce perfettamente a trasmettere che tipo di personaggio sia a tutti i giocatori.

Adol corre, Adol distrugge

Ecco Adol appena dopo aver fatto ciò che gli riesce meglio, ossia correre addosso ai nemici.

Per quanto riguarda il gameplay, Ys sfoggia un battle system concettualmente piuttosto immediato, ma che allo stesso tempo risulta piuttosto impegnativo. Il “bump system“, così è chiamato, consente di colpire i nemici semplicemente correndogli addosso. Anche i nemici, però, colpiscono quando corrono addosso ad Adol, quindi è necessario prestare attenzione ad ogni movimento e a colpire dalla giusta angolatura. Essenzialmente il gameplay di Ys I si esaurisce in questo modo e la discriminante tra la vittoria e la sconfitta sta tutta nell’abilità del giocatore nel saper riconoscere i pattern d’attacco dei boss, nell’equipaggiamento e, in alcuni casi, anche in una buona dose di fortuna, ma solo in minima parte dal grinding (anche perché il level cap è il decimo livello). Anche i dungeon sanno essere impegnativi, sia per quanto riguarda i puzzle che per la loro natura piuttosto labirintica.
D’altro canto Ys II amplia in modo abbastanza sostanzioso quello che è il battle system della prima parte, alzando il level cap (ho finito il gioco senza aver bisogno di raggiungerlo) e dando ad Adol la possibilità di usare le magie (che possono essere utilizzate anche fuori dal combattimento come nel caso del teletrasporto). Nonostante una più alta varietà di approcci, in ogni caso, le battaglie contro i boss rimangono piuttosto impegnative anche a difficoltà normale.
In Ys 2 viene inoltre inserito un modo aggiuntivo di interfacciarsi con gli NPC, diverso dal semplice parlare: Adol potrà donare loro mele o fiori e in questo modo il loro atteggiamento nei confronti del protagonista cambierà, dando la possibilità al giocatore di accedere ad alcuni bonus o Easter Egg.

What the legends don’t tell you

You’re (not) a wizard, Adol

Proprio parlando di bonus e Easter Eggs, una delle cose che ho maggiormente apprezzato di questi due giochi è il fatto che sappiano quando è tempo di prendersi sul serio e quando ci si può tranquillamente lasciare andare a citazioni o ad azioni di dubbio gusto. Facciamo un esempio: state scortando una bella signorina fuori da uno spaventoso dungeon? Perché non spingerla contro un muro per ottenere i suoi parametri? Oppure: avete appena ottenuto la magia del fuoco e volete fare un po’ di allenamento al villaggio? Nessun problema! Al cinquantesimo paesano colpito otterrete uno scintillante trofeo (oltre ad alcuni  esilaranti commenti dei suddetti NPC). E non finisce qui! Armi gratis, sconti sulle merci, i soldi di un anatra, la possibilità di accedere ai letti di alcune gentil donzelle… questo e molto altro sarà ottenibile facendo alcune specifiche azioni durante il gioco, aggiungendo un po’ di sano humor a una storia che di per sé risulta piuttosto classica.

Alcuni di questi elementi (come per esempio gli effetti di alcuni oggetti quando usati di sproposito o gli spassosissimi trofei) sono originali dell’adattamento occidentale del titolo, curato da XSEED, che ha anche fornito una traduzione davvero ben fatta.

Non credo di voler sapere cosa tu stia facendo in quel letto, Adol

L’esperienza di gioco è, infine, accompagnata da una colonna sonora davvero strepitosa, composta originariamente da Yuzo Koshiro (compositore anche di Etrian Odyssey, Streets of Rage e Actriser tra gli altri) e Mieko Ishikawa e riarrangiata per questa versione del gioco con sonorità più moderne da Yukihiro Jindo. Insomma, sappiate che la colonna sonora sarà un ottimo incentivo a riprovare nel momento in cui un boss vi infliggerà il colpo di grazia per l’ennesima volta.

Conclusione

Per quanto mi riguarda, il verdetto per Ys I&II Chronicles è del tutto positivo, ma sicuramente si tratta di un gioco non adatto a tutti i palati. Sa essere parecchio frustrante ed è ben visibile lo stampo anni ’80 che si porta dietro. Per chi però è in grado di armarsi di pazienza e ha voglia di farsi un bel tuffo nel passato approfittando di una veste grafica e sonora del tutto modernizzata, questo è proprio un titolo che merita di essere giocato.

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