Hyperdimension Neptunia/ReBirth 2 ~ Compa’s Cake is no Lie!

Hyperdimension Neptunia/ReBirth 2 ~ Compa’s Cake is no Lie!

Hyperdimension Neptunia/ReBirth 2

Piattaforma: Steam
Software House: Compile Heart
Publisher: Idea Factory
Lingua: inglese (testi/audio), giapponese (testi/audio)
Release: 29 maggio 2015
Note: disponibile anche su Playstation Vita
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Hyperdimension Neptunia/ReBirth 2 è il remake per PSVita e PC dell’originale mk2, progetto completato dal team Felistella.  Nonostante sia il secondo capitolo della trilogia principale, ReBirth 2 non è collegato con il primo a livello di trama, ma è comunque consigliabile giocarlo dopo ReBirth 1.

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« Trama »

Il gioco è ambientato in un mondo differente rispetto al primo capitolo, tutta Gamindustri è ormai in pericolo perché la pirateria e la corruzione videoludica divampano in tutto il mondo e le autorità del luogo chiudono un occhio di fronte a questo terribile scenario.
La società è caduta nelle mani di un’organizzazione segreta chiamata ASIC (Arfoire Syndacate of International Crime), creata dalla celebre antagonista della saga: Arfoire. La donna, morta in questa dimensione, è venerata come la vera dea di Gamindustri e sia grandi che piccini ascoltano attentamente ciò che la società ha da dire, tutto per avere sempre più videogiochi gratuiti e illegali.
Purtroppo però il problema non finisce qui, infatti le CPU (Neptune, Blanc, Noire e Vert) e Nepgear (sorella di Neptune) sono state sconfitte da un gigantesco essere chiamato CFW Judge e relegate al Gameindustri Graveyard, un luogo ormai lontano dalla società, continuando così a perdere share e dandola vinta all’ASIC.
Dopo tre anni di prigionia, IF e Compa si introducono nella zona corrotta, ma riescono a salvare solamente Nepgear per poi dover fuggire nuovamente e tornare a Planeptune. La sorellina è però più determinata che mai e con l’aiuto delle altre CPU candidates (sorelle minori di Blanc e Noire) parte per recuperare gli shares ormai perduti e salvare così le quattro dee.

« Personaggi »

Rispetto al precedente capitolo, la protagonista di Rebirth 2 è Nepgear, la già citata sorellina di Neptune che, cosciente dei suoi doveri e con l’aiuto di IF&Compa (personificazioni di Idea Factory e Compile Heart), decide di allenarsi e trovare un modo per salvare le amiche in pericolo, ma fondamentale sarà anche l’aiuto di Rom/Ram e Uni, CPU candidates di Lowee e Lastation.
Il cast non si ferma però qui: infatti avremo a disposizione un ricco gruppo di personaggi giocabili che, come la serie vuole, riprendono le caratteristiche di una determinata software house. Un esempio? La piccola Red è basata sulla Red Entertainment e ha un vizio particolare: vorrebbe tutte le ragazze del gioco come mogli. O ancora, abbiamo Falcom, ormai adulta e sempre più simile ad una possibile Estelle di Trails in the Sky nel futuro, che in questo secondo capitolo torna più determinata e coraggiosa che mai.

Personalmente parlando ho adorato soprattutto la piccola Nepgear per il suo coraggio e la sua voglia di imparare, ma allo stesso tempo mi sono piaciuti molto i suoi monologhi e il suo sentirsi poco adatta al ruolo di CPU: l’ho trovato realistico, per quanto il gioco sia infarcito di divertenti stereotipi.

Mi ha fatto sorridere il fatto che le sorelline siano decisamente più serie di Neptune&compagnia, davvero un bel contrasto. Il mio team preferito è sicuramente quello formato dagli abitanti di Leanbox e in particolar modo Cave e Chika. La prima è davvero una tipa molto tosta e in squadra mi è piaciuta molto, la seconda invece è adorabile perché è fissata con una certa CPU dalle grandi qualità e farebbe di tutto per lei.

Simpatici anche due degli antagonisti di gioco, Underling e il topolino Chu che per certi versi mi hanno ricordato il Team Rocket (Pokémon) per il loro essere così divertenti e buffi.

« Gameplay »

Il gameplay di ReBirth 2 non si discosta molto dal primo capitolo e infatti ci ripropone un ibrido action e di azioni a turni.
Una piccola spiegazione è però d’obbligo per i neofiti della saga. Una volta ingaggiato lo scontro, potremo muoverci liberamente all’interno del campo di battaglia e useremo a rotazione uno dei quattro personaggi e, come vuole il criterio classico, il più veloce sarà il primo ad attaccare.

Ogni ragazza presenta abilità uniche e job ben precisi, ad esempio Compa è incaricata di curare e grazie alla sua gigantesca siringa è in grado di penetrare la guardia dell’avversario, rappresentata da una barra blu posta sotto gli HP del nemico.
Ogni CPU candidate invece potrà contare sull’HDD Form che, oltre a cambiarla d’aspetto, la renderà sempre più potente; sarà inoltre possibile personalizzare l’armatura di ognuna dal punto di vista estetico.
Un piccolo appunto da fare riguarda il grinding, che ho trovato un po’ più serrato rispetto al primo capitolo: con la giusta pazienza, però, è stato possibile andare avanti senza fin troppi problemi.

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Quando uno screenshot vale più di molte parole.
Una delle particolarità di ReBirth 2 è la possibilità di avere quattro personaggi giocabili, cosa che nel primo ReBirth non è accaduta.

« Comparto Audio/Grafico »

A malincuore bisogna ricordare che, graficamente parlando, i dungeon sono davvero riciclati e capiterà più e più volte di trovarsi in zone nuove, ma con lo stesso sfondo visto qualche capitolo prima. Lo stesso fato è destinato ai mostri, che spesso sono solamente ricolorati e con un nuovo nome. Fortunatamente gli sfondi delle città e il chara design dei personaggi sono sempre una meraviglia per gli occhi e sono decisamente molto curati, oltre che intrisi di colori vivaci.

Dal punto di vista sonoro abbiamo OST davvero carinissime e adatte. Una delle mie preferite è sicuramente The Balloon on Clouds, main theme che possiamo udire quando ci troviamo sulla mappa di Gamindustri e ogni tanto sentiremo persino i nostri personaggi parlare! Dimenticavo di citare History of Collapse, cui titolo esprime al meglio il momento in cui possiamo sentirla e personalmente parlando è sicuramente quella che più mi è rimasta impressa.

Conclusione

Hyperdimension Neptunia/ReBirth 2 è un titolo che ho trovato davvero divertente e sicuramente a livello di gameplay e personaggi aggiunge molto di più rispetto al primo capitolo. Neptunia è una serie consigliatissima per chi vuole divertirsi e chi apprezza i tanti riferimenti alla quarta parete, l’adorerà sicuramente! Non c’è bisogno di chissà quale tramone per apprezzare un gioco e, anzi, ogni tanto fa bene staccarsi un po’ da storie troppo serie e pesanti.

Un commento

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