Xenoblade Chronicles 2: tutto quello che è stato mostrato alla Gamescom!

Xenoblade Chronicles 2: tutto quello che è stato mostrato alla Gamescom!

In occasione della Gamescom 2017 di Colonia, Nintendo ha dedicato un’ora di diretta al suo nuovo JRPG di punta, Xenoblade Chronicles 2. Ultima fatica di MonolithSoft, il titolo è previsto per il prossimo inverno su Nintendo Switch. Questa diretta, ahimè, non ha portato con sé una data di uscita più specifica di questa finestra di lancio, precedentemente annunciata all’E3, ma ha permesso di vedere il gioco in azione in tutta la sua bellezza.

Il livestream mostra una fase di gioco in una zona chiamata Uraya: si tratta di un’area diversa da quella mostrata durante la diretta Treehouse dell’E3, lo scorso giugno. Uraya, infatti, è stata pensata per ricordare i dungeon dei classici RPG, e presenta zone maggiormente chiuse.

La diretta si concentra principalmente sul gameplay, per evidenziare le novità rispetto ai precedenti Xenoblade Chronicles.

Molte feature illustrate durante l’E3 vengono nuovamente presentate, in particolare la divisione tra Driver e Blade. I Blade sono personificazioni di armi che possono legarsi a un Driver: il party della diretta è composto da tre Driver, Rex, Nia e il nopon Tora (personaggi già presentati nel precedente livestream) e dai rispettivi Blade.

Come mostrato nell’immagine, Rex può equipaggiare fino a tre Blade alla volta, e alternare tra essi. Ad ogni Blade corrispondono un’arma e un elemento diversi: Rex inizia la battaglia con Pyra, spada di elemento fuoco. Gli altri Blade che ha a disposizione sono Kabyaku e Kisaragi, di elemento vento e ghiaccio rispettivamente.

Gli attacchi automatici caricano le arti normali; usare le arti normali carica invece le arti elementali (il cui elemento è determinato dal Blade in uso). Se si combinano le arti con gli attacchi automatici, le arti elementali si caricano più in fretta.

I nemici presentano debolezze elementali diverse: per esempio, il piranhax affrontato a inizio diretta è debole al fuoco.

Una differenza sostanziale rispetto ai precedenti Xenoblade Chronicles riguarda l‘autoattack: esso infatti non funziona più mentre ci si muove sul campo di battaglia. Il posizionamento riveste un ruolo ancora più importante e il giocatore deve saper decidere come bilanciare il movimento con lo stare fermi per infliggere danni.

Anche il sistema di cura è cambiato: ora è possibile tirare letteralmente fuori pozioni dai nemici durante le battaglie, che possono essere raccolte e usate direttamente sul campo dai personaggi. Nia, che ha un’impostazione orientata alla cura nella diretta, raccoglie subito le pozioni per curare il party, ma è anche possibile farlo in prima persona con il personaggio controllato (in questo caso Rex, ma ricordiamo che la diretta Treehouse ha confermato che si possono usare tutti i personaggi come leader).

Come avrete notato a questo punto, l’interfaccia grafica è radicalmente cambiata rispetto ai precedenti giochi, per meglio adattarsi ai comandi di Switch. Ogni arte ora corrisponde a un tasto, così come ogni Blade impostato: non si deve più usare tempo prezioso per scorrere la barra abilità come negli altri Xenoblade Chronicles, il che rende tutto più immediato, permettendo al giocatore di prestare maggiore attenzione a ciò che succede sul campo di battaglia. Come si vede nello screenshot, si possono anche dare ordini ai compagni per far sì che utilizzino le arti elementali corrispondenti ai loro Blade.

Per quanto riguarda i mostri, anche questa volta possono essere aggressivi o pacifici; tuttavia, è stata rimossa l’icona che ne indicava l’aggressività. Si tratta di una scelta precisa degli sviluppatori per spingere i giocatori a esplorare e ricordare i comportamenti dei nemici.

Come in ogni Xenoblade Chronicles, anche in questo caso non mancano le side quest. segnalate da un punto interrogativo. Durante la diretta, ne viene accettata una che porta il party a sconfiggere degli Igna che minacciano l’NPC Ragi.

In seguito, la quest viene aggiornata con un nuovo obiettivo, che richiede a Rex e compagni di recuperare il cliente che il gruppo di Ragi avrebbe dovuto inizialmente scortare.

Le battaglie mostrano la tipica meccanica di status fiaccamento e atterramento, presente sin dal primo Xenoblade Chronicles. In questo gioco, tuttavia, è possibile infliggere due ulteriori status: launch, che lancia il nemico in aria, e il successivo smash.

Le fasi esplorative mostrano la varietà di Uraya: l’area cambia durante lo scorrere del tempo e presenta diversi ostacoli che il giocatore può rimuovere. In una parte di gioco non mostrata nello streaming per evitare spoiler, per esempio, Rex e compagni hanno aperto un cancello e rimosso degli ostacoli usando il fuoco di Pyra.

Ci sono inoltri diversi punti di raccolta da cui è possibile estrarre risorse e materiali, i cosiddetti collective point.

Le aree in Xenoblade Chronicles 2 sono veramente estese e per trovare la propria strada è necessario esplorarle accuratamente, rivisitando certe zone per capire dove passare.

In battaglia, come già visto, si possono utilizzare diverse arti elementali. Tuttavia, usare attacchi dello stesso elemento, alla lunga renderà il nemico resistente al suddetto elemento. La giusta strategia è dunque alternare tra le arti dei vari elementi. Tuttavia, gli elemental orbs che si creano a seguito dell’uso reiterato dello stesso elemento e che fluttuano sul campo di battaglia, limitando le possibilità del giocatore, possono essere distrutti con un chain attack.

La barra nell’angolo in alto a sinistra può essere consumata in tutti i suoi tre segmenti per utilizzare un chain attack; un solo segmento permette invece di resuscitare un alleato caduto. La barra si riempie attaccando, con attacchi automatici e arti.

Rex e compagni non sono gli unici Driver esistenti nel mondo di Xenoblade Chronicles 2: se ne possono incontrare altri come nemici, proprio come mostra lo screenshot. Come il nostro party, anche gli altri Driver possono sfruttare diversi Blade e questo li rende dei nemici particolarmente ostici e pericolosi.

La diretta si conclude una volta raggiunta, come voluto, la città castello visibile durante tutta l’esplorazione di Uraya. Si tratta di una città dallo stile fantasy medievale, piena di NPC con cui interagire e di stradine secondarie da esplorare.

Questa lunga diretta, pur focalizzandosi principalmente sul gameplay, ha permesso di cogliere quanto questo titolo sia artisticamente ispirato: un level design semplicemente magnifico e una colonna sonora eccezionale in ogni traccia sentita finora fanno capire quanto questo titolo racchiuda in sé tutta la magia del primo Xenoblade Chronicles, di cui si propone come successore.

Attendiamo quindi con ansia l’annuncio della data di uscita, per poter incontrare di persona Rex, Pyra, Tora, Nia e tutti gli altri!

 

 

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