I am Setsuna
Piattaforma: Steam
Software House: Tokyo RPG Factory
Publisher: Square Enix
Lingua: inglese (testi), francese (testi), giapponese (audio)
Release: 19 luglio 2016
Note: Il titolo è anche disponibile su Playstation 4 e Nintendo Switch
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Da un po’ di anni a questa parte, si sente spesso dire che “Non esistono più gli RPG di una volta”. Un’affermazione indubbiamente forte su cui potremmo discutere per giorni e giorni. In soccorso di tutti coloro che ritengono vera questa affermazione arriva Tokyo RPG Factory, nuovo studio Square Enix e developer di I am Setsuna.
Prima però una premessa: personalmente ritengo normalissima un’evoluzione in tal senso. le console sono molto più potenti e i cambiamenti sono pressoché inevitabili in tantissimi campi, industria videoludica compresa.
Questo ovviamente non significa che i nuovi videogiochi sono più belli dei classici, sono semplicemente due modi diversi per creare RPG e vanno quindi valutati nella loro interezza senza screditare né l’uno né l’altro.
Torniamo a noi. Il gioco fu annunciato alla conferenza E3 2015 con il titolo giapponese di Ikenie to Yuki no Setsuna; l’anno seguente uscì in Giappone, qualche mese dopo arrivò anche in Occidente su PS4 e PC, a discapito della versione PSVita rilegata esclusivamente in terra nipponica; ci fu persino una petizione a riguardo, ma non bastò per localizzare il gioco su console portatile anche in America ed Europa.
Il piano di Tokyo RPG Factory ha avuto successo; difatti se siete alla ricerca di un titolo che ricordi i grandi classici di un tempo, I am Setsuna è il gioco per voi.
L’aria che si respira nel Battle System ricorda molto quella di Chrono Trigger, pietra miliare del 1995 che ha dato spunto alla nascita del titolo trattato in questo diario.
« Trama »
Ci troviamo nei panni di un uomo mascherato chiamato Endir, un mercenario che fa tutto in cambio di denaro. Un misterioso uomo gli affida un nuovo incarico che consiste nell’uccidere una ragazza (ormai diciottenne) del piccolo villaggio di Nive.
Endir non batte ciglio e subito si reca sul posto, ma non prima di scoprire una terrificante verità. Un’antica leggenda narra infatti che circa ogni dieci anni, un abitante del villaggio viene scelto come vittima sacrificale per placare la furia di demoni e mostri, ma qualcosa in questo mondo senza nome sta cambiando nel peggior modo possibile. Le belve si sono fatte molto più feroci e attaccano persino i centri abitati, Nive non può più stare in disparte, bisogna agire in fretta. La tradizione vuole che la persona immolata si rechi in pellegrinaggio accompagnata da fidati guardiani; il culmine di questo tragitto sono le Last Lands, luogo in cui avverrà il sacrificio.
L’uomo mascherato scopre così che la fanciulla da eliminare è proprio la stessa che dovrà sacrificarsi per il mondo, Setsuna.
La ragazza è tanto determinata a compiere questo viaggio, tanto quanto Endir vuole commettere l’omicidio; gli abitanti del villaggio, scoperte le intenzioni del mercenario, riescono a bloccarlo e salvare così la povera fanciulla che con un gesto apparentemente folle propone ad Endir una tregua.
Le sue parole sono chiare, così chiare che fanno raggelare il sangue. Lei dovrà comunque morire per il sacrificio, quindi perchè non chiedere all’uomo di accompagnarla nel pellegrinaggio insieme ad altri guardiani?
La trama è sicuramente qualcosa di già visto, specialmente dai fan di Tales of Symphonia e Final Fantasy X; nonostante questo però, il gioco è in grado di tenerci con il fiato sospeso fino all’ultimo, la morte aleggia sia nel party che in tutto il mondo di gioco. Non solo, fino ad oggi nessuno si era mai interrogato sulla verità celata nel rito e i sacrifici sono andati avanti per anni.
Forse siamo finalmente giunti al momento in cui tutto questo avrà finalmente un senso? Davvero le immolazioni sono necessarie per proteggere gli abitanti di queste terre?
« Personaggi »
Credete sia possibile affezionarsi ad un party solamente in venti ore di gioco? Direi assolutamente sì.
I due protagonisti sono due facce della stessa medaglia. Endir è un mercenario che vive solamente grazie agli ordini imposti da qualcuno, Setsuna è una ragazza allegra nonostante il suo triste destino e ha ben chiaro il suo compito.
Il pellegrinaggio della fanciulla si compone di altri personaggi come Aeterna, una giovane esperta nelle arti fisiche e in quelle magiche che ha promesso di proteggere Setsuna da tutto e tutti, infatti non vede di buon occhio il misterioso Endir.
Al gruppo si unisce ben presto un veterano di guerra che nasconde il suo passato perché non è stato in grado di proteggere una persona a lui cara, Nidr è tanto esperto quanto fragile. Diventerà buon amico del piccolo Kir, ragazzo di una tribù dotata di una grande potenza magica.
Infine Endir e gli altri incontreranno Julienne, principessa di un regno ormai decaduto. Ciò che le rimane è la speranza del popolo che confida in lei.
Ciò che più mi ha colpito di loro sono i dialoghi intrisi di malinconia, tristezza, ma ironicamente anche speranza. Ognuno dei personaggi ha scheletri nell’armadio che piano piano usciranno nel corso della storia, infatti sono tutti ben presenti nella storia e nessuno rimane indietro come spettatore. Il rimpianto è ciò che li caratterizza. Qualcuno non ce l’ha fatta a salvare chi amava, qualcun’altro porta un fardello troppo grande e via dicendo. Non sono da meno colpi di scena che si susseguono inesorabili, data la misera presenza di tempi morti.
Un cast di personaggi sempre in continua evoluzione fino alla fine, tematiche trattate con grande accuratezza e soprattutto attenzione.
Una certa cura è stata infusa anche negli NPC, come ad esempio Reaper. Egli si mostrerà fin da subito ostile e cercherà in ogni modo di bloccare il pellegrinaggio di Setsuna per volere del suo “Maestro”. Agisce solamente perchè qualcuno glielo ha ordinato, una versione ancora più malata di Endir e ormai ridotta alla lotta come unico motivo di vita.
Un’altra cosa del cast che mi ha colpito è la forza interiore dei personaggi femminili, come il capitano Freyja che non si arrende davanti a nulla;Idem Julienne che ci mostra come deve essere un vero regnante.
« Gameplay »
Il battle system di I am Setsuna segna il ritorno dell’Active Time Battle, meglio conosciuto come ATB. Si tratta di una barra orizzontale che si ricarica con il tempo e una volta completamente piena ci permette diverse funzioni come: attaccare fisicamente il nemico, utilizzare tecniche e oggetti all’occorrenza.
Continuando a seguire il sentiero tracciato da Chrono Trigger, risulta possibile combinare le mosse dei tre personaggi schierati in battaglia, così da creare tecniche molto più efficaci e particolari. Ricordate che anche i mostri hanno a disposizione la barra ATB, anche se non è visibile sullo schermo!
È anche bene ricordare che un minimo di strategia non guasta mai, soprattutto con il posizionamento del nostro party e dei mostri. Endir ha un raggio abbastanza ampio con la sua spada, infatti può tranciare due nemici se questi si trovano molto vicini tra loro.
♠ Come si ottengono nuove tecniche?
In maniera analoga ai quartz di Trails of Cold Steel e il Materia System di Final Fantasy VII, per ottenere nuove abilità bisogna creare particolari artefatti utili alla causa, qui chiamati Spritnite.
Queste sono particolari pietre imbevute di potere magico, equipaggiandole otterremo nuove abilità sia offensive che difensive e passive;
Ogni personaggio dispone di slot che aumentano con il livello in cui incastonare le Spritnite, alcuni di questi possono essere riempiti con pietre offensive, altri difensive e così via.
♠ Momentum Mode
Un’altra nota interessante di questo battle system sta nella Momentum Mode che potremmo considerare come una seconda barra ATB, anche se circolare.
Non appena la barra ATB è completamente piena, abbiamo la possibilità di caricare per ben tre volte di fila la Momentum Mode ottenendo importanti SP (Special Point) per rendere ancora più speciali le nostre tecniche oltre che favorire bonus speciali come colpi critici e malus in più. Non solo, più ricorreremo a questa modalità, più aumenteranno le possibilità di attivare ulteriori particolari benefici chiamati Singularity scelti casualmente dal gioco. Esistono tuttavia accessori che permettono in qualche modo di padroneggiare questo sistema grazie ad una particolare caratteristica, il “Flux Bonus”.
♠ Armi ed equipaggiamento
In un mondo come quello di I am Setsuna, la difesa personale è indispensabile;
Per nostra fortuna, in ogni villaggio abitato sono disponibili alcuni mercanti, vediamoli insieme. Precedentemente vi ho parlato delle Spritnite, ma non vi ho detto in quale modo ottenerle. Qui entrano in cambi i membri del Consorzio Magico (Magic Consortium) che compreranno i materiali ottenuti dai mostri con cui non solo guadagneremo denaro, ma otterremo anche le pietre magiche occorrenti in base al tipo di tecnica.
Non mancano nemmeno i mercanti di oggetti curativi, essenziali per proseguire il pellegrinaggio. Lo stesso vale per il venditore d’armi e di accessori.
Il gioco non si fa mancare nulla, nemmeno gli chef che vendono cibo dalle particolari caratteristiche utilizzabile in battaglia; l’inventario di questo mercante aumenta a mano a mano che otteniamo gli oggetti scintillanti posti sulla mappa di gioco, gli ingredienti; Successivamente NPC specifici ci insegneranno le ricette.
Un ulteriore rimando ai vecchi RPG è dato dall’assenza di una mappa per indicarci la via, infatti fuori dai villaggi starà al nostro senso dell’orientamento e ai consigli offerti dagli abitanti, prendere in mano le redini e accompagnarci al prossimo punto di trama.
« Grafica&Sonoro »
Uno dei temi ricorrenti di I am Setsuna è la malinconia. Essa è ben concentrata sia nella direzione artistica che sonora.
La prima vanta paesaggi innevati e puri, macchiati dalla minaccia di mostri e belve.
La fredda neve con il suo candore trasmette un senso di immobilità, come se tutto fosse fermo e solamente i fiocchi continuano incessanti nella loro caduta.
Sono visibili sprazzi di colori caldi per ricordarci che non tutto è perduto, ma al contempo il bianco della neve fa da padrone e sovrasta ogni cosa, quasi a dirci che la tristezza di I am Setsuna è più grande di qualunque pensiero positivo.
Il chara design dei personaggi è molto curato, i modelli poligonali deformed fanno la loro parte e sono davvero deliziosi. Lo stesso si può dire degli artwork di gioco, a cura di toi8 (lo stesso che ha curato la direzione artistica di Tokyo Mirage Session).
Sui dungeon invece non si può dire la stessa cosa, sono tutti molto simili tra loro e non hanno nulla di particolarmente interessante.
La colonna sonora è tutta composta al pianoforte e questo accentua ancora di più l’angoscia e la drammaticità di questo titolo. Note che cambiano in base al tipo di evento, sebbene quelli felici siano comunque intrisi di malinconia e nostalgia. I titoli delle stesse OST rendono ben chiaro ciò che andremo a sentire. Note che vibrano nei cuori dei personaggi e persino del giocatore che viene come assorbito, la direzione sonora di I am Setsuna è un chiaro esempio di come la musica influenzi lo spirito umano.
Un doppiaggio quasi completamente assente, presente solamente in lingua giapponese durante le battaglie; da un lato mi è dispiaciuto molto perché adoro sentire le voci dei personaggi, dall’altro non ho potuto fare a meno di pensare che l’assenza in questo caso non è un difetto e anzi si inserisce benissimo nel contesto, un luogo in cui il silenzio parla più di mille parole.