Fuga: Melodies of Steel ~ La guerra attraverso gli occhi dei bambini

L’impero Bermano invade le terre libere di Gasco e nel caos dell’attacco al villaggio di Petit Mona, un gruppo di bambini dall’età compresa tra i quattro e i dodici anni viene separato dalle proprie famiglie, ma riesce a rifugiarsi all’interno di un gigantesco carro armato, il Taranis.

Live a Live ~ La leggenda che torna in vita

Live a Live è composto da otto  storie di durata variabile tra l’una e le cinque ore che si svolgono in momenti e luoghi diversi. Ogni capitolo è molto diverso dagli altri e le ispirazioni sono le più disparate: dai film di kaiju ai Flintstones, dai videogiochi picchiaduro agli spaghetti western. Ogni storia, ad eccezione di una, è accessibile fin da subito e rigiocabile in qualsiasi momento.

Fire Emblem Three Houses ~ Reach for my Hand

L’ultima fatica di Intelligent Systems, anzi di Koei Tecmo, ha superato i suoi esami a buoni voti?
Diamo un’occhiata alla sua pagella, tre anni dopo, tra esami passati con successo e discutibili decisioni che minano il suo percorso scolastico.
Scopriamo come se l’è cavata il nostro studente ritardatario!

Final Fantasy XIV Endwalker ~ Forge Ahead

Gli MMORPG sono un tipo di esperienza che cambia tantissimo in base a come si decide di affrontarla e da come e quando la si affronta. Parlare di Final Fantasy XIV e della sua quarta e più recente espansione Endwalker non fa eccezione.

Cyberpunk 2077 ~ The City of Dreams

Da fan del sottogenere ‘cyberpunk’ per me è stato un obbligo morale quello di giocare Cyberpunk 2077, a prescindere da quello che l’utenza aveva da lamentare. I bug sono stati svariati, anche più di quelli che sono stati descritti, soprattutto nei primi giorni. Ma è stata una delle esperienze più immersive che io abbia mai vissuto. Scoprite con me nel dettaglio i pro e i contro di questo titolo unico.

Blue Reflection ~ Cuori di cristallo

Sailor Moon, Card Captor Sakura, Magica DoReMi, Mew Mew – Amiche Vincenti: l’elenco delle serie anime e manga con ragazze magiche che ci hanno tenuto compagnia durante l’infanzia e l’adolescenza potrebbe andare avanti ancora per molto. Il genere mahou shojou (o majokko), la cui origine si può far risalire al 1966 con l’anime di Toei Animation Sally la Maga, è diventato nel corso del tempo un vero e proprio classico dell’animazione giapponese. Eppure, nonostante i numerosi esempi di contaminazione con il mondo anime a cui ci hanno abituato sin dagli albori i JRPG, mancavano, nel panorama videoludico nipponico, produzioni originali che avessero per soggetto proprio le celebri ragazze magiche. A porre rimedio a questa mancanza ci ha pensato Gust con il titolo di cui parliamo oggi: Blue Reflection.