Super Daryl Deluxe
Piattaforma: PC
Software House: Dan & Gary Games
Publisher: Dan & gary Games
Lingua: Inglese(testi e audio)
Release: 10 Aprile 2018
Note: Rilasciato anche su Ps4 e Switch. Un ringraziamento speciale a Dan & Gary games per averci dato l’occasione di giocare il titolo in anteprima
Cosa serve per farci interessare ad un gioco? Nel mio caso, a volte basta anche un minuscolo teaser ad incuriosirmi su un titolo in arrivo, ed è proprio questo che è successo con il gioco di cui vi parlo in questo diario.
È bastato vedere uno studente rachitico a cavallo di uno squalo in mezzo al deserto lottare contro cactus culturisti e avvoltoi sputafuoco a convincermi a giocare Super Daryl Deluxe, gioco sviluppato dal team indipendente Dan & Gary Games.
Già dal trailer d’annuncio avevo visto un titolo pazzo, senza pretese e, cosa fondamentale per me, in grado di divertire dal primo all’ultimo minuto di gioco. Il gioco è riuscito dunque ad intrattenermi? Super Daryl Deluxe ha soddisfatto le aspettative che mi ero fatto già con quel teaser? Potrei rispondervi anche adesso, ma che divertimento ci sarebbe? Scopriamolo insieme.
Benvenuti alla Water Falls High
Il gioco ci mette nei panni di Daryl Whitelaw, nuovo iscritto della Water Falls High School, l’istituto che fa da ambientazione principale all’intero gioco. Il ragazzo conosce due studenti della scuola, Alan e Paul, che iniziano subito ad ordinargli di esplorare le varie classi dell’istituto in cerca di libri di testo da poter rivendere agli altri studenti. C’è però qualcosa di strano nelle aule della scuola. All’interno non si svolgono lezioni di alcun tipo, e inoltre sono apparsi portali che conducono ad un’altra dimensione collegata alla materia insegnata. Le uniche attività che si svolgono sono solo quelle di educazione fisica, e nel resto della giornata gli studenti sono liberi di gironzolare per i corridoi. Come se non bastasse, si scopre che il preside della scuola è scomparso da diverse settimane e nessuno ha più avuto notizia di lui.
È il bidello a raccontare a Daryl che cosa sia successo: quarant’anni prima, due ragazzi di nome Kent e Eli si diplomarono con il massimo dei voti alla Water Falls High, e subito dopo il diploma scrissero un libro per incentivare i più deboli a trovare la forza di aiutarsi da soli. Nonostante le buone intenzioni dei due, pare che il libro abbia portato ad una terribile catastrofe e abbia cambiato irrimediabilmente il genere umano. Da allora, i monumenti dedicati ai due ragazzi sono stati imbrattati con le scritte false prophets, falsi profeti.
Dall’incipit si può quindi già capire che questa non è una trama come tutte le altre, anzi. Grazie al fatto di non prendersi mai troppo sul serio e di fondarsi sull’utilizzo di portali dimensionali, il gioco può permettersi di non avere limiti: questo ha fatto sì che io mi divertissi dall’inizio alla fine. Le situazioni che si incontrano sono più strane e bizzarre di quanto potessi mai immaginare: vogliamo parlare di quando ho dovuto costruire un finto cavallo di Troia da regalare a Giulio Cesare per convincerlo ad allearsi con Genghis Khan e Napoleone Bonaparte per andare a salvare Cleopatra? Sì, avete letto bene.
Nonostante tutto, la storia non si basa tutta quanta sul nonsense e su eventi casuali. Il gioco cerca comunque di organizzare tutte le vicende che si verificano durante la trama, senza però uscire dagli schemi strampalati con cui sono state narrate le prime ore, e devo dire che funziona alla grande. Tutti gli avvenimenti seguono la logica imposta dal gioco, una logica che ci mette davanti a situazioni incredibili ma che hanno sempre un senso e un’utilità ai fini della narrazione. Il risultato è una trama estremamente godibile e scorrevole, dove ci si diverte per tutto il tempo, assistendo a sequenze che a volte sono riuscite ad andare ben oltre la mia più fervida immaginazione. Il tutto si svolge in una ventina di ore circa: per quanto sia una durata al di sotto degli standard degli RPG, è anche vero che un concept del genere a lungo andare rischia di stancare e diventare ripetitivo, cosa che fortunatamente gli sviluppatori sono riusciti ad evitare.
Menzione speciale va fatta anche per il doppiaggio, presente in tutti i filmati di trama. I doppiatori sono tutti nuovi nel settore, ma sono molto bravi, soprattutto per quanto riguarda l’intonazione da dare ai personaggi durante determinati momenti del gioco. Avremo modo di ascoltare un parlato sempre in linea con la scena che si sta svolgendo, con voci che potremmo definire normali nei momenti più seri del gioco, e un doppiaggio decisamente più caricaturale e forzato in quelli demenziali, calzando così a pennello al tono generale del gioco.
Infine, in un titolo del genere non possono ovviamente mancare i vari riferimenti al mondo videoludico, alcuni a saghe della Nintendo come The Legend of Zelda, Super Mario e Punch Out. Si passa da citazioni esplicite e molto evidenti, come alcuni scontri con i boss, a piccoli easter egg riconoscibili dai fan più accaniti, come un certo jingle che si sente quando ottieniamo un’ampolla vuota.
Il potere dei libri di testo
A livello di gameplay, Super Daryl Deluxe ricorda molto le saghe come Metroid o i Castlevania a partire da Symphony of the Night. L’esplorazione avviene in vastissime aree bidimensionali, tutte collegate e ricche di personaggi con cui interagire e segreti da sbloccare. Come nei giochi sopracitati, anche qui alcuni passaggi si possono sbloccare solo dopo aver ottenuto un determinato oggetto o raggiunto un certo punto della storia. In diverse occasioni si deve quindi tornare sui propri passi per il completamento di una quest o per proseguire nella trama. Fortunatamente, la mappa dell’intero istituto è disponibile dall’inizio gioco, e questo aiuta molto ad orientarsi e a capire bene dove dirigersi per portare a termine il prossimo obiettivo, nonostante il gioco a volte non dia indicazioni chiarissime. Il tutto funziona molto bene, non solo perché esplorando a fondo si possono trovare scorciatoie e oggetti utili, ma anche perché si possono ottenere le quest più impensabili… come quella di un robot contenente l’intelligenza artificiale di Albert Einstein che ci chiede di portarlo a visitare l’Egitto.
Per quanto riguarda il combat system, il gioco è un action RPG in tutto e per tutto. Possiamo saltare, scattare e schivare i molteplici attacchi nemici, e per combattere abbiamo a nostra disposizione le skill, uno degli elementi più divertenti del gioco. Se ne possono equipaggiare un massimo di sei, ognuna con caratteristiche diverse. Ovviamente, si sbloccano sempre più abilità man mano che si sale di livello e si prosegue nella storia; una volta disponibili, vanno acquistate tramite una valuta specifica, i libri di testo, che si ottengono esplorando le varie zone del gioco e completando le quest o che possono anche essere acquistate nei negozi sparsi per il gioco. Le skill si possono inoltre potenziare, in modo da aumentare i danni inflitti o ridurre il tempo di ricarica tra un utilizzo e l’altro. Proprio così, le abilità non possono essere usate ripetutamente, ma dovremo sempre aspettare qualche secondo prima di poterle riscatenare in battaglia, ed è proprio qui che si scopre la componente più importante del sistema di combattimento del gioco: creare devastanti e assurde combo.
Concatenando le abilità nel giusto ordine, si possono infliggere ingenti quantità di danni ai nemici, e sta al giocatore scegliere quali mosse utilizzare e in quale ordine.
Il tutto è sorprendentemente divertente. Il gioco non pone limiti su come creare un set di abilità e come usarle, e questo mi ha letteralmente invogliato a passare del tempo a sperimentare, cambiando e rinnovando continuamente le abilità equipaggiate. In più, proseguendo nella storia, si ottiene anche un secondo set completamente personalizzabile.
Inoltre, un ulteriore incentivo a creare combo sempre più lunghe e devastanti è che esse ci permettono di assistere a scene a dir poco assurde, come quella di un Daryl che prima lancia i nemici in aria con il possente mocio del bidello, li acceca con un semplice movimento dei suoi occhiali e infine li investe con un turbine di lame mentre indossa un elmo da vichingo.
Come una Valchiria impacciata
Dal punto di vista tecnico, il gioco si affida al motore grafico Wise, che non stupisce per potenza. Parliamo in fin dei conti di un action a scorrimento in 2D, che punta tutto sullo stile. Il character design è molto particolare: il tratto dei disegni non è chissà quanto articolato, ma ciò viene compensato da una colorazione piuttosto efficace, che rende i personaggi unici e facilmente riconoscibili l’uno dall’altro.
Lo stesso stile bizzarro viene ovviamente applicato anche ai nemici, e devo dire che il risultato è piacevolmente esilarante. Gli avversari sono tutti ben caratterizzati e particolari; in un gioco del genere, bisogna inoltre tenere a mente che non ci sono limiti all’immaginazione, e che perciò ci possiamo ritrovare davanti letteralmente qualsiasi tipo di nemico.
Super Daryl Deluxe è un titolo caratterizzato quindi da una grande inventiva, un’inventiva che si percepisce anche nella colonna sonora del gioco. Nuovi brani scritti da zero si uniscono a remix di pezzi molto famosi all’interno del mondo musicale, come ad esempio estratti della Sinfonia n.9 di Beethoven o il classico canto di Natale Carol of the bells. Una trovata devo dire molto calzante e divertente, considerato che nel corso dell’avventura incontreremo veramente diversi personaggi legati al mondo della musica e a quello delle storie di Natale.
Per quanto riguarda le nuove canzoni, sono tutti pezzi scritti in chiave rock moderno, come The Legend of Daryl, pezzo che fa da tema principale al gioco. Sono tutte tracce con un ritmo piuttosto incalzante e veloce, e non per niente si ascoltano proprio nei momenti più concitati e importanti della trama.
Il risultato è quindi un ottimo bilanciamento di remix e pezzi nuovi, che riesce a fare da contorno perfetto a questo pazzo e strampalato gioco.