The Use of Life
Piattaforma: PC (Steam)
Software House: Daraneko Games
Publisher: MedusasGame, PLAYISM
Lingua: inglese (testi)
Release: Early access questa primavera
Note:
Nel corso del PLAYISM Game Show 2022 è stato annunciato The Use of Life, un JRPG indie che ha catturato subito la mia attenzione. Guardando il teaser trailer sono rimasta colpita da un’espressione in particolare: “Is anything more valuable than one’s own life? How you use that life is up to you”.
Incuriosita dalla tag-line e dallo stile artistico ho voluto provare la demo su Steam e sono uscita soddisfatta da questa prova gratuita. Il gioco attualmente non ha una finestra di lancio, sappiamo solo che è atteso in early access nel corso della primavera.
La demo di The Use of Life ci mette nei panni di Goshe, un coniglio antropomorfo della razza Rabbitfolk che i più attenti potrebbero aver già visto o ruolato nelle loro campagne di Dungeons & Dragons. L’impronta del ben noto gioco di ruolo è visibilmente marcata in The Use of Life dato che ad ogni scelta del giovane Goshe corrisponde una conseguenza che può essere positiva o negativa a seconda delle statistiche e dal tasso di fortuna del nostro protagonista.
Doveva essere il giorno più bello della sua vita, ma il destino ha voluto che si tramutasse in quello peggiore. Goshe stava per essere eletto come nuovo capo villaggio, ma un drago sceso dal cielo ha soffiato via tutte le sue speranze distruggendo il villaggio. Con un gesto disperato, i genitori hanno provato a difendere il figlio, morendo nell’impresa. Nemmeno i fratelli più giovani sono stati risparmiati dalla furia della belva volante.
Qui entra subito in gioco una delle meccaniche principali: le scelte che faremo per Goshe andranno ad influenzare il suo cammino, la sua personalità e di conseguenza l’andamento della nostra partita. Nello screenshot qui sotto vediamo come la volontà del giovane protagonista gli permette di continuare a vivere… Ma per che cosa? Vendetta per i genitori, paura della morte senza sapere cosa c’è oltre o semplice testardaggine?
A seconda delle opzioni da noi selezionate andremo ad aumentare o diminuire le due statistiche principali del gioco: Flame of Life e Flame of Power. Al momento posso solo speculare che queste statistiche, unite all’andamento della partita, decreteranno a quale finale andremo incontro. The Use of Life infatti si prefissa di essere un JRPG caratterizzato da molteplici finali.
In pieno stile gioco di ruolo l’esplorazione avviene muovendosi di punto in punto sulla mappa del dungeon nel quale ci troviamo. Ad ogni punto corrisponde una scelta più o meno importante come l’apertura di un forziere, le conseguenze dell’essersi uniti al rituale di Goblin per nulla amichevoli, entrando in quello che si scopre essere un bagno occupato, il coraggio di fronteggiare nemici in battaglia o la coscienza che non sempre l’attacco è la migliore difesa. Tali scelte dipendono non solo dalla nostra fortuna, ma anche dai Curse, poteri speciali ottenuti dopo che Goshe è entrato in contatto con la morte assistendo inerme alla distruzione del villaggio. Se ad esempio, il nostro grado di Speed utile per poter agire con furtività sarà più alto di quello richiesto dalla risoluzione di un certo incarico non solo avremo molte più possibilità di riuscire nell’impresa, ma saremo anche più veloci nello schivare gli attacchi durante una battaglia.
Grande importanza è data anche al sistema di combattimento che appare ben studiato e risulta parecchio divertente. Si tratta di un mix tra RPG e turni e Quick time event dove sia il giocatore che l’avversario hanno a disposizione tre comandi da eseguire ad ogni turno e in cui, grazie al già citato sistema di QTE, è possibile evitare o parare gli attacchi del nemico premendo le frecce direzionali corrispondenti all’attacco. Maggiore è il Curse della Technique, maggiore è la probabilità di sapere in anticipo quale freccia dovremo premere per evitare di essere colpiti dall’avversario.
Goshe ha a disposizione una serie di abilità, le Skill, che si dividono in attacchi fisici, attacchi magici e tecniche che infliggono status negativi agli avversari. Nella demo è possibile utilizzare e potenziare quattro stili di lotta: il Fighter che sfrutta la potenza fisica, il Samurai che sferra colpi critici, il Mage specializzato in potenti incantesimi e il Sorcerer che infligge status negativi come il veleno.
Ad una prima impressione The Use of Life appare curato sia dal punto di vista artistico che da quello musicale. Una particolare attenzione è data al character design e agli sfondi di alcune sequenze del gioco che hanno una struttura simile a quella di una Visual Novel. In quanto demo della durata di circa due ore non ci è dato modo di ascoltare più di tre o quattro brani musicali, ma quelli presenti catturano l’atmosfera del momento e le sensazioni di Goshe.