Leggende Pokémon: Arceus ~ Vento di rivoluzione

Leggende Pokémon: Arceus ~ Vento di rivoluzione

 LEGGENDE POKÉMON: ARCEUS

Piattaforma: Nintendo Switch
Software House: Game Freak
Publisher: Nintendo
Lingua: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo (testi)
Release: 28 Gennaio 2022
Note: Giocato su Nintendo Switch modello 2017
Note: Acquistalo su Amazon

 

Annunciato nel corso del Pokémon Presents tenutosi a febbraio 2021, Leggende Pokémon: Arceus è il nuovo e ultimo capitolo principale di Pokémon, una serie che non ha bisogno di tante presentazioni. Lo stesso non si può dire di Leggende Pokémon: dopo aver mantenuto la propria formula per i titoli principali pressoché invariata per un quarto di secolo, Game Freak decide di creare con Arceus un progetto che si discosta moltissimo da quello a cui siamo stati abituati, pur mantenendo le caratteristiche che hanno reso celebre la serie Pokémon.

Niente più mamma che si arrende all’idea che ogni figlio prima o poi se ne andrà di casa, niente più Capipalestra pronti a sfidarci, niente più medaglie da conquistare e niente più organizzazioni criminali che vogliono conquistare il mondo per mezzo dei Pokémon. Leggende Pokémon: Arceus si presenta come un RPG contraddistinto da grandi macro aree esplorabili in cui il protagonista approda nella regione di Hisui (la Sinnoh del passato, ben conosciuta dai fan di quarta generazione Pokémon che corrisponde ai giochi Diamante, Perla e Platino) per mezzo di un enorme squarcio temporale formatosi sul Monte Corona. Una sequenza di vicissitudini ci porteranno ad unirci alla squadra di ricerca del Team Galassia, un team di ricercatori giunti a Hisui per studiare i Pokémon e completare il primo Pokédex della regione.

Indubbiamente stravolgere una tradizione durata ben 25 anni è stato un grosso passo da parte di Game Freak e ha da subito diviso la fanbase di Pokémon. Se qualcuno ha preso la novità come una ventata di aria fresca, qualcun altro non è stato del medesimo parere, ed altri ancora non hanno ben capito dove la software house volesse andare a parare con questo esperimento.

L’unica cosa certa è che il gioco dal punto di vista tecnico presenta grossi problemi, che una buona fetta di giocatori ha trovato fin troppo gravi per poter passarci sopra. Dal mio punto di vista sono cosciente che, se comparato ad altri titoli presenti su Nintendo Switch, Leggende Pokémon: Arceus non regge il confronto, ma sono anche dell’idea che il divertimento prevalga su tutto.

Per mesi si è sentito parlare unicamente della qualità “preistorica” delle texture del gioco, come segnalato da molti utenti e recensori, ma trovo ingiusto che commenti sulla grafica vadano ad insabbiare quello che di buono ha da offrire il titolo. E Leggende Pokémon da offrire ha molto: non solo rivoluziona una serie storica, ma  dal punto di vista dell’immersione risulta essere uno dei giochi Pokémon più validi degli ultimi anni.

Io vagabondo che son io, vagabondo che non sono altro…
Spezziamo dunque questo guscio d’uovo Pokémon per poter rivoluzionare il gameplay!

Leggende Pokémon: Arceus presenta un’esperienza ben diversa dagli standard a cui ci ha abituato la serie principale. Prima di tutto non ci sono più incontri casuali, ma i Pokémon sono visibili nel mondo di gioco: alcuni di loro scapperanno non appena vi vedranno, altri invece decideranno di attaccarvi per scacciarvi dal loro territorio. Questi atteggiamenti così diversi tra loro permettono al nostro personaggio di approcciarsi in un certo modo ai Pokémon a seconda della loro natura e di immergersi il più possibile nelle lande di Hisui, attendendo il momento adatto per lanciare una Poké Ball o per scappare se la situazione lo richiede. Proprio per questo motivo il sistema di cattura con le Poké Ball è stato rimodernizzato, consentendo la cattura anche fuori dalla battaglia tramite un approccio stealth che in diversi casi può assicurare la cattura dei Pokémon selvatici senza ricorrere alle battaglie. Battaglie che nel principio rimangono molto simili a quelle a cui la serie ci ha abituato, ma che aggiungono diverse feature come la tecnica rapida e la tecnica potente, le quali permettono di modificare l’ordine dei turni sferrando attacchi più o meni potenti.

Nel gioco sono presenti anche gli Alfa, ovvero Pokémon di dimensioni più grandi del normale con gli occhi che brillano di una luce rossa: si tratta di avversari forti da affrontare, che possono diventare dei validi alleati. Non solo, a rivoluzionare ulteriormente questo gameplay ci pensano i Pokémon regali, esseri particolarmente potenti che a seconda dei casi possono aiutare il protagonista a superare ostacoli (arrampicarsi sulle montagne, correre a perdifiato, volare, navigare sull’acqua e cercare tesori), oppure, qualora incolleriti e difficili da gestire, diventare avversari. I Pokémon regali che si affrontano possono essere considerati una sorta di Boss come li conosciamo nei JRPG più tradizionali; per questi combattimenti particolari non basta una semplice lotta, ma bisogna prima schivare gli attacchi e lanciare oggetti noti come Sferezen per placare la rabbia.

Pokédex e Pokè Ball: non più semplici strumenti

Grande importanza è data al Pokédex e alle Poké Ball. Se fino ad ora eravamo abituati a vederli come semplici strumenti per catalogare e catturare i Pokémon, in Leggende Pokémon: Arceus viene dato loro un ruolo molto più importante. Completare il primo Pokédex di Hisui e scoprire come mai il protagonista è atterrato nella regione sono il fulcro della trama. Ad Hisui non basta catturare una sola volta un Pokémon per completare la sua pagina all’interno del Pokédex, ma è necessario raggiungere la soglia dei dieci punti per conoscere tutte le informazioni del caso. Osservare le mosse dei Pokémon, scoprire la differenza tra i due sessi o catturare un Pokémon caratterizzato da una certa altezza sono solo alcune delle azioni che possiamo fare per riempire completamente una pagina del Pokèdex.

Leggende Pokémon: Arceus spinge il giocatore a completare il Pokèdex gratificandolo tramite la scalata dei ranghi del Team Galassia, e scoprendo così nuove e interessanti informazioni sui Pokémon. Proprio perché il completamento del Pokédex risulta così importante, Pokémon che normalmente necessitano dello scambio per evolversi si possono trovare in natura o possono evolversi grazie a strumenti presenti nel gioco.

Mai come adesso ho trovato stimolante riempire pagine su pagine e completare in tutto e per tutto un Pokédex. Ci tengo a precisare che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è obbligatorio catturare tutti i Pokémon per concludere la trama principale. Il completamento del Pokèdex riguarda solo ed esclusivamente il contenuto post game che prevede la cattura dei Pokémon Leggendari. Ad un primo impatto potrebbe risultare un compito molto arduo, ma RNG permettendo, è possibile completare Leggende Pokémon: Arceus (postgame incluso) circa in sessanta ore.

Alcuni Pokémon come Porygon o i Pokémon Fossili sono disponibili unicamente nelle Distorsioni spazio-temporali, fenomeni particolari che si verificano nelle aree di gioco e che consentono di incontrare mostriciattoli tascabili rari. Al momento non è ben chiaro il modo in cui queste “fratture” spaziotemporali si attivino, ma nella community sembra abbastanza chiaro che il metodo migliore per innescare il processo sia quello di rimanere fermi nell’area e attendere la tanto attesa distorsione. Quel che è certo è che è possibile completare il Pokèdex senza necessità di scambio, se avremo la pazienza di affidarci al “dio” RNG.

Altrettanta cura è riposta nelle Poké Ball. Nei giochi Pokémon dell’era moderna si possono trovare in qualunque città, mentre ad Hisui è possibile craftarle grazie a ricette che ci vengono consegnate dagli NPC come ricompensa dopo aver concluso determinati incarichi. Nel gioco sono presenti diversi tipi di Poké Ball in aggiunta a quelle di default, quali Mega Ball o Ultra Ball. Le Jet Ball, ad esempio, consentono di catturare Pokémon ad una distanza maggiore rispetto allo standard.

La necessità di trovare ingredienti per craftare Poké Ball, pozioni e quant’altro rende l’esplorazione ancora più immersiva e smentisce un’impressione che si aveva dai trailer: la sensazione di girovagare per aree enormi, ma vuote e prive di vita. Niente di più sbagliato. L’interazione con il mondo di gioco tra Pokémon che scorrazzano liberamente nell’erba o nei ghiacciai, la possibilità di sfruttare le loro tecniche per recuperare bacche e minerali, il tempo atmosferico e il ciclo luce/buio che regolano l’andamento della giornata rendono Hisui una regione viva dove è facile perdersi ore su ore, dimenticandosi persino dell’obiettivo principale.

L’approccio con i Pokémon di hisui

Come già accaduto dalla settima generazione in avanti, anche Hisui presenta le forme regionali. Si tratta di Pokémon che si sono adattati all’ambiente della regione e hanno sviluppato un aspetto e un comportamento diverso rispetto agli esemplari della stessa specie presenti in altre regioni. In Leggende Pokémon: Arceus sono presenti un buon numero di queste forme regionali a partire dagli stessi Starter, i primi compagni di avventura del protagonista.

Quel che è ancor più interessante è il fatto che la ricerca e l’analisi di queste specie di Pokémon, così come quelle ben più note presenti sul territorio, sia parte integrante della trama di gioco. Spetta a noi il compito, in quanto membri del Team Galassia, di conoscere a fondo i Pokémon che abitano nella regione di Hisui. Si tratta di una terra dove umani e Pokémon non convivono in armonia, anzi i mostriciattoli tascabili sono visti come un grande mistero ancora da risolvere, mentre gli abitanti del Villaggio Giubilo (l’hub del gioco) si dividono tra coloro che ne hanno paura e coloro che ne sono affascinati.

Nel corso della trama principali e durante alcune subquest note come Richieste vedremo queste emozioni nelle parole degli NPC. Alcuni porranno le basi per una coesistenza più o meno pacifica, altri diventeranno amici dei Pokémon e altri ancora chiederanno il loro aiuto per sbrigare faccende quotidiane. Trovo sia molto interessante vedere come siano nati i primi timidi approcci tra due specie, a differenza dei precedenti capitoli che ci hanno abituato ad un mondo dove i Pokémon possono essere piccoli amici o essere utilizzati dagli allenatori per le lotte Pokémon.

 Antenati —più o meno— riconoscibili e personaggi esclusivi

Leggende Pokémon: Arceus è un capitolo che porta diverse novità, ma strizza anche l’occhio ai precedenti giochi del franchise proponendo personaggi che più o meno ricordano allenatori già visti. Il primo esempio lampante è Selina, il capo della squadra di ricerca del Team Galassia, che può essere considerata l’antenata di Cyrus, attuale leader del Team Galassia e principale antagonista di Pokémon Diamante/Perla/Platino. Ethelo, uno dei mercanti della Ditta Ginkgo, è sicuramente uno dei personaggi più interessanti da questo punto di vista. Ben chiara è la somiglianza con l’attuale Camilla a partire dal character design fino ad arrivare agli interessi comuni come l’interesse per i miti e le leggende di Hisui e Sinnoh. Persino tra gli NPC ci sono identità riconducibili ad allenatori attuali: divertitevi a trovarli tutti!

Tra i personaggi inediti troviamo il Professor Laven, membro della Squadra di ricerca del Team Galassia e primo abitante del Villaggio da noi incontrato. Si tratta di un tipo bizzarro che fa un uso spropositato di inglesismi e che, a differenza dei professori Pokémon a cui siamo abituati, monitorerà costantemente i progressi del Pokèdex. Rispettando la tradizione dei giochi Pokémon pubblicati in coppia, Leggende Pokémon: Arceus propone Damon e Perula, reggenti dei rispettivi Team Diamante e Team Perla. Si tratta di due personaggi speculari che ricordano al giocatore l’importanza dei Pokémon Leggendari. Ai reggenti si affiancano i Capitani, incaricati di tenere sotto controllo i Pokémon regali.

Quello che certamente non mi aspettavo era la presenza di un antagonista ben costruito su cui si potrebbero fare molte discussioni. Senza fare spoiler di alcun tipo, era da diversi anni che in Pokémon non provavo emozioni così forti sul campo di battaglia. Tendenzialmente negli scontri, soprattutto con i Pokémon alfa e quelli Regali, non basta semplicemente essere di qualche livello superiore a quello del nemico per finire in fretta e furia la battaglia. Qui entra in gioco una nuova feature di Leggende Pokémon: Arceus nota come Livelli Impegno. Si tratta di un sistema di crescita che va a sostituire i più ben conosciuti punti individuali e punti base (IV e EV),  offrendo al giocatore un approccio più diretto e semplificato per controllare le statistiche dei Pokémon.

Comparto grafico non all’altezza, ma musica che non delude mai

Necessaria è una piccola digressione sul comparto grafico del gioco. Come scritto all’inizio del diario, si è già parlato ampliamente in tutti gli angoli del web di come la resa grafica risulti piatta e non all’altezza di quello che Nintendo Switch ha già dimostrato di poter offrire. Le texture a bassa risoluzione e i problemi di aliasing fanno —purtroppo— una pessima figura soprattutto in ambienti come le grotte. Al contrario, è stato riposta una buona cura nei filmati e nelle animazioni di Pokémon e mosse che, seppur ridotte, appaiono piacevoli alla vista. Non si può parlare di grafica senza citare la direzione artistica che a mio avviso è molto apprezzabile e, nei limiti del possibile, riesce a mascherare un comparto tecnico pieno di lacune.

Indubbiamente da Game Freak ci si aspettava molto di più, ma mi sento di ribadire che un’esperienza così coinvolgente come Leggende Pokémon: Arceus vale la pena di essere provata nonostante i difetti tecnici evidenti. Il merito va anche ad un comparto audio che sfrutta al meglio effetti sonori come i versi dei Pokémon o il suono incessante della pioggia, creando ulteriore atmosfera nel gioco, e musiche che spaziano da tracce rilassanti come quella del Villaggio Giubilo a ad altre, come quella dei Pokémon regali, che danno la giusta carica per affrontare le sfide più impegnative. Altre ancora nascondono significati ancora più particolari, ma è difficile parlarne senza andare nel campo degli spoiler.

Ultima, ma non meno importante chicca consiste nella possibilità di cambiare il taglio di capelli e i vestiti del nostro personaggio per rendere l’avventura ancora più personale. C’è persino uno studio fotografico per scattare fotografie in compagnia dei nostri compagni Pokémon preferiti. Un primo passo verso una modalità foto che sta ormai spopolando in moltissimi franchise RPG come la serie Atelier o Final Fantasy VII Intergrade.

Conclusione

Leggende Pokémon: Arceus è un titolo che, malgrado un comparto tecnico parecchio debole, riesce a fare quello che ogni giocatore si aspetta da un videogioco: divertire senza fare caso al tempo che passa. Trovo avvilente che un’immersività così profonda e quello che è il primo tentativo di svecchiare la serie vengano oscurati da carenze grafiche, che, pur innegabilmente presenti, non precludono di portare a conclusione quello che ad oggi è uno dei giochi Pokémon più coinvolgenti di sempre.

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