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Guida alla serie Sakura Wars

Per molti amanti del mondo SEGA e del Sol Levante, Sakura Wars è una di quelle serie che si deve conoscere assolutamente. “Perché?”, vi chiederete voi. Robottoni, folklore giapponese, e steampunk. Ecco la ricetta di un gioco che ha influenzato il modo di creare un software della maggior parte degli sviluppatori del nuovo millennio, e che ha rapito il cuore di centinaia di migliaia di appassionati negli anni.

Ma di cosa narra esattamente Sakura Wars?

In un universo alternativo steampunk, i demoni minacciano costantemente la razza umana. Per contrastarli, il Giappone ha realizzato dei robot da guerra alimentati a vapore. Ma questi devono essere necessariamente pilotati da persone dotate di un talento particolare e un’energia mentale immensa. La loro esistenza viene mascherata usando come facciata un teatro, nel quale i piloti nel tempo libero si esibiscono come attori. Quando viene segnalata la presenza di nemici, loro sono sempre pronti a difendere il territorio dal male, a bordo dei loro mecha.

Negli ultimi anni SEGA ha esportato in Europa qualcosa di questo brand, occidentalizzando il nome da Sakura Taisen a Sakura Wars. Ma ciò che ci è stato concesso è una briciola rispetto alla quantità di materiale disponibile per questo brand. In realtà questo videogioco è diventato addirittura parte della cultura giapponese, ricevendo adattamenti a film, manga e musical. È stato costruito pure un café a tema. Solo i Pokémon e pochi altri prodotti nipponici hanno avuto un tale impatto sul suo pubblico. Per renderci conto del perché di questo successo, basta esaminare gli elementi innovativi che lo hanno caratterizzato, tanto da influenzare praticamente tutti i giochi di ruolo con possibilità di romance dei vent’anni successivi.

 CARATTERISTICHE

In realtà, mentre vi ho narrato dell’universo narrativo di Sakura Wars, ho deliberatamente trascurato un particolare: i piloti dei robottoni sono quasi esclusivamente donne, poiché dotate di una maggiore energia psichica. Solo il capitano fa eccezione, che è sempre colui che il videogiocatore impersona. Mentre ora è molto facile trovare videogiochi che contengono una struttura narrativa cosiddetta harem in un RPG, nel 1996 Sakura Wars è stato pioniere in questo genere, combinando sapientemente Visual Novel, Dating Simulator, e gioco di ruolo strategico.

Ogni Sakura Wars è diviso in capitoli, nei quali ogni volta si affronta un nuovo nemico, fino a raggiungere il boss finale. In ognuno di questi, si alternano muri di dialogo e tempo libero, nel quale potete liberamente interagire con le ragazze della vostra squadra e rafforzare il vostro rapporto. Nel frattempo, potreste dovere sostenere una o più battaglie coi vostri robot, in attesa del combattimento a fine episodio, nel quale affrontate il cattivo di turno.

Quando non state combattendo, dovete pazientemente superare tanti, tantissimi dialoghi. Il massimo di azione a cui potete aspirare è lo spostarvi dal punto A al punto B tramite una mappa, se siete in libera uscita, oppure compiere scelte durante le conversazioni. Per rendere più pepato il tutto, il gioco è stato arricchito con una serie di attività, che definiscono il cosiddetto LIPS System. LIPS sta per Live & Interactive Picture System, e consiste in un minigioco, nel quale il protagonista può decidere una risposta a una determinata azione o conversazione.

Un esempio di LIPS System

Dopo tanto parlare, finalmente si passa all’azione. Il sistema di combattimento di Sakura Wars è quello di un classico RPG strategico. I vostri robot sono disposti all’interno di una griglia, e potrete muoverli come vi pare e piace. Nei primi due capitoli, i mecha si possono muovere solo staticamente nei limiti della scacchiera. Nei successivi invece è possibile manovrare dinamicamente il proprio personaggio, entro un certo raggio d’azione naturalmente. Le statistiche della squadra sono determinate dalla loro condizione psicologica all’interno del capitolo in questione. Per le ragazze in particolare conta un altro fattore per determinare le loro capacità: il rapporto con il protagonista. Per fare un esempio: se nel corso della storia la ragazza è stata privilegiata dal protagonista, questa avrà un leggero aumento delle sue potenzialità.

Scegliere la vostra ragazza preferita ha un impatto diretto sulla storia, e personalizza la trama tanto da modificare diverse scene principali, in base alla vostra eroina. Questo fattore è una delle carte vincenti di questa serie: aumenta la longevità enormemente, proponendo la stessa trama da diversi punti di vista fino a sei volte. Inoltre diciamo la verità, il bello di questa struttura narrativa è la personalizzazione dell’esperienza del videogiocatore in base ai propri gusti personali.

TITOLI PRINCIPALI

  • SAKURA WARS

    1996, Giappone - Sega Saturn

  • SAKURA WARS 2: THOU SHALT NOT DIE

    1998, Giappone - Sega Saturn

  • SAKURA WARS 3: IS PARIS BURNING?

    2001, Giappone - Dreamcast

  • SAKURA WARS 4: FALL IN LOVE, MAIDENS!

    2002, Giappone - Dreamcast

  • SAKURA WARS: SO LONG, MY LOVE

    2005, Giappone;2010, Nord America - Playstation 2;2010, Europa - Nintendo Wii

REMASTERED

  • SAKURA WARS

    2000, Giappone - Dreamcast; 2003, Giappone - Playstation 2; 2006, Giappone - Playstation Portable (PSP)

  • SAKURA WARS 2: THOU SHALT NOT DIE

    2000, Giappone - Dreamcast; 2006, Giappone - Playstation Portable (PSP)

  • SAKURA WARS 3: IS PARIS BURNING?

    2005, Giappone - Playstation 2

I primi due capitoli della serie Sakura Wars vengono pubblicati in esclusiva sulla console SEGA Saturn nel 1996 e nel 1998. In Europa questa piattaforma fu un grandissimo fallimento commerciale, principalmente a causa di un marketing autodistruttivo, mentre in Giappone era molto popolare. Qui conosciamo le origini della Flower Division, la squadra di eroine tutt’ora più famose, capitanate dal comandante Ichiro Ogami, protagonista di quasi tutti i giochi della serie.

Purtroppo pochi anni dopo SEGA non naviga in buone acque, pertanto tra le sue ultime carte utilizza anche Sakura Wars. Sviluppandone in tutta fretta altri due, questi vengono rilasciati a distanza di un anno, nel 2001 e nel 2002. Nel terzo Sakura Wars viene introdotta una nuova squadra, la Paris Combat, ed Ichiro viene trasferito a Parigi per dirigerla. Nel quarto invece i due team devono unire le forze a Tokyo per sconfiggere un nemico molto potente.

Nel 2005 SEGA tenta di colpire di nuovo il cuore degli appassionati con un altro capitolo: Sakura Wars 5, So Long My Love. Ma questa volta decide di tentare di sbarcare anche in Occidente, ed è così che in America, per la prima volta, su Playstation 2 è possibile giocare un Sakura Wars. Per noi europei l’attesa dura altri cinque anni, ed è grazie ad una conversione per Nintendo Wii che possiamo godere anche noi di questo titolo.

Le ragazze di Sakura Wars 5

Attualmente la serie è composta da 5 titoli principali, a cui a breve si sta per affiancare il nuovo installment presentato al SEGA FES: Project Sakura Wars.

TIPS AND TRICKS

Iniziare a conoscere una serie con quasi tutti i suoi titoli in giapponese può essere un’impresa ardua. Se avete delle buone conoscenze della lingua inglese, con queste guide potete giocare perlomeno il primo Sakura Wars in un linguaggio più comprensibile del giapponese. Benché vi sia Sakura Wars 5 disponibile per Wii, vi consiglio possibilmente di iniziare dal principio, così da poter comprendere a pieno l’universo narrativo della saga e poter godere anche di uno dei migliori capitoli. Esistono delle traduzioni per poter giocare anche gli altri titoli, ma sono meno complete, e pertanto potreste ritrovarvi con un pugno di mosche tra le mani.

Se invece le vostre doti con l’anglosassone scarseggiano, non temete, perché in vostro soccorso arriva un film pubblicato dalla Dynit, che riassume in un’ora e mezzo i punti salienti di ciò che è Sakura Wars, combattimenti su scacchiera a parte.

Spero però possiate, tramite i vostri computer, giocare quanti più Sakura Wars possibile, così da potere beneficiare di una bella storia, tanti personaggi interessanti, e un gameplay che risulta sempre intrigante, per quanto basilare.

PREQUEL E SPIN-OFF

Sakura Wars è una serie che ha avuto un forte impatto sul mondo videoludico ed un grande successo. Pertanto sono stati sviluppati diversi prequel e spin-off ambientati nello stesso universo narrativo. Però nessuno di questi è mai stato pubblicato al di fuori del suolo nipponico. Eccoli qui:

  • SAKURA TAISEN HANAGUMI TAISEN COLUMNS

    1997, Giappone - Sega Saturn

  • SAKURA TAISEN HANAGUMI TSUUSHIN

    1997, Giappone - Sega Saturn

  • SAKURA TAISEN STEAM RADIO SHOW

    1997, Giappone - Sega Saturn

  • SAKURA TAISEN TEIGEKI GRAPH

    1998, Giappone - Sega Saturn

  • SAKURA TAISEN HANAGUMI TAISEN COLUMNS 2

    2000, Giappone - Dreamcast

  • SAKURA TAISEN MUSICAL SHOW

    2000, Giappone - Dreamcast

  • SAKURA TAISEN KINEMATRON FLOWER DIVISION MAIL

    2000, Giappone - Dreamcast

  • SAKURA TAISEN ONLINE IMPERIAL TOKYO'S LONG DAYS

    2001, Giappone - Dreamcast

  • SAKURA TAISEN ONLINE PARIS' ELEGANT DAYS

    2001, Giappone - Dreamcast

  • SAKURA TAISEN GB

    2000, Giappone - Game Boy Color

  • SAKURA TAISEN GB2

    2001, Giappone - Game Boy Color

  • SAKURA TAISEN MONOGATARI ~MYSTERIOUS PARIS~

    2004, Giappone - Playstation 2

  • SAKURA TAISEN V EPISODE 0

    2004, Giappone - Playstation 2

  • SAKURA TAISEN DEFINITE PACHINKO BATTLE VICTORY

    2007, Giappone - Playstation 2

  • DRAMATIC DUNGEON SAKURA TAISEN

    2008, Giappone - Nintendo DS

I due Sakura Wars Hanagumi Columns sono, come suggerisce il titolo, una fusione tra il noto puzzle game SEGA Columns e l’universo narrativo di Sakura Wars.

Sakura Wars Hanagumi Tsuushin altro non è che un almanacco, che contiene diversi extra riguardanti il titolo principale della serie, con interviste, curiosità, ed altro che solo un conoscitore del giapponese potrebbe comprendere.

Sakura Wars Steam Radio Show e Teigeki Graph sono un’espansione della storia primaria, contengono nuove interazioni, diversi minigiochi, e interviste al cast della serie.

I vari giochi per Dreamcast, così come Steam Radio Show e Teigeki Graph, sono espansioni contenenti diversi minigiochi, con le ragazze della Flower Division e la Paris Combat come protagoniste.

I due titoli per Game Boy invece altro non sono che un porting compresso dei giochi presenti Sega Saturn per la console portatile Nintendo.

Più interessanti sono i titoli successivi usciti per il monolite Sony, che sono delle side stories con protagoniste rispettivamente Erica di Sakura Wars 3 e Gemini Sunrise di Sakura Wars 5. Definite Pachinko Battle Victory invece è un gioco di simulazione delle note slot machines giapponesi, le Pachinko. Per quanto questo ultimo gioco possa sembrare bizzarro, bisogna ricordare il fatto che i videogiocatori nipponici abbiano dei gusti diversi rispetto a quelli occidentali. Questi infatti apprezzano molto i titoli che offrono delle slot machines con i loro eroi preferiti come protagonisti.

Dramatic Dungeon invece è una sorta di Persona Q, un dungeon crawler, con protagonisti però tutti i personaggi dei cinque Sakura Wars usciti fino al 2008.

ALTRI MEDIA

Una saga con un così grande impatto sul cuore dei videogiocatori giapponesi non poteva che incentivare la nascita di tanti OAV dedicati a Sakura Wars, un’intera serie anime dedicata, dei live show con le doppiatrici/attrici originali, tante light novel, e dei manga. Di tutte queste cose, in Italia abbiamo avuto la fortuna di avere solo un OAV: Sakura Wars Il Film, e una traduzione di metà del manga uscito originariamente in Giappone. Per cui, in sostanza, noi restiamo con un pugno di mosche.

Il film di Sakura Wars in italiano

(In aggiornamento costante. Ultimo aggiornamento 23/10/2019)