Ar Tonelico: Melody of Elemia
Piattaforma: Playstation 2
Software House: Gust
Publisher: Banpresto (JP) / NIS America (NA) / 505 Games (EU)
Lingua: inglese (testi/audio)
Release: 22 maggio 2007
Note: Titolo abbastanza difficile da reperire in Europa.
Dei tanti favori che 505 Games ci ha fatto, come casa editrice italiana, possiamo citare la pubblicazione in Occidente di uno dei JRPG più sconosciuti nel nostro continente: Ar Tonelico: Melody of Elemia. Per gli amici, traduzione letterale dal giapponese: Ar Tonelico: The Girl Who Contiunes To Sing At The End Of The World. Sviluppato da Gust, Ar Tonelico è un gioco con un profondo sistema di item crafting, palesemente derivato da Atelier, serie di punta della software house. A differenza di quest’ultima, però, è presente anche una componente dating sim, che lo avvicina molto più a una saga quasi esclusivamente nipponica, Sakura Wars. Pochi altri titoli sono riusciti nel fondere questi due generi, tra cui Stella Glow su Nintendo 3DS. Ar Tonelico fa parte di questi pochi eletti? Scopriamolo insieme.
UNA CANZONE PER DOMARLI
Ci troviamo nel mondo immaginario di Ar Ciel, dove dopo una serie di catastrofi la terra e i cieli sono stati contaminati da un mare velenoso. Solo tre regioni sono sopravvissute a questo sconvolgimento geologico, fluttuando nell’aria, molto al di là del Mare della morte. La storia di Ar Tonelico si svolge nel continente di Sol Ciel, dove sorge l’imponente torre di Ar Tonelico, da cui il gioco prende il nome. Da secoli i popoli di questo territorio vivono in due zolle di terra che si trovano a diversi chilometri di distanza.
In basso vi sono le terre inferiori, tecnologicamente retrograde. In alto, quelle superiori, che rappresentano l’avanguardia del progresso scientifico, e il santuario religioso del culto di Sol Ciel, la Chiesa di Elemia. A separare questi due territori vi è la Blastline, una barriera di plasma che impedisce a qualunque aeronave di volare oltre questo strato. Nella città di Platina, al di sopra della Blastline, un tipo di virus non identificato si insidia dentro la torre Ar Tonelico sotto forma di mostro.
Per indagare su questo fenomeno misterioso, il cavaliere Lyner viene spedito nei territori sottostanti. Il suo scopo è quello di trovare un cristallo speciale, capace di purificare questo male. In questo luogo l’eroe scopre un altro mondo, dove gli esseri umani si rapportano con una razza di cui esiste solo il sesso femminile: le Reyvateil. Questo prodigio a metà tra uomo e macchina è capace di lanciare magie tramite il canto, ed è divisa in tre categorie: origin, beta, e di terza classe.
Le Reyvateil Origin sono le più potenti di tutte, essendo quelle originali, le prime esistenti su Ar Ciel, e sono molto longeve, addirittura millenarie. Le Beta sono le cloni delle Origin, e benché siano molto più deboli di queste, sono comunque in grado di vivere fino a 150 anni e lanciare potenti incantesimi. Quelle di terza classe infine sono le più deboli, e sono quelle nate dall’amore tra un umano e una Reyvateil. La caratteristica in comune tra queste tre Reyvatail, oltre al canto, è la possibilità di potenziarsi quando interagiscono intimamente con un maschio.
Posso immaginare a cosa stiate pensando in questo momento e fidatevi, anche se voi non foste maliziosi Ar Tonelico riuscirebbe nell’intento di suscitare idee torbide nei vostri animi.
E Lyner, volente o nolente, deve collaborare proprio con due Reyvateil per completare la sua missione:
- Aurica Nestmile: Reyvateil di terza classe, è una ragazza molto religiosa, confinata nella Chiesa di Elemia. Il suo carattere è molto cupo, poiché lei soffre di depressione e di un profondo senso d’insicurezza. Si sente talmente impaurita ed inferiore che i suoi incantesimi apparentemente sono i più deboli di tutti, tanto da essersi meritata l’appellativo di Reyvateil D, interpretabile come di quarta classe.
- Misha Arsellec Lune: lei è una Reyvateil Beta, amica d’infanzia di Lyner, benchè lui non se lo ricordi. Caratterialmente è il contrario di Aurica: è allegra, gioviale, e molto solare. Ma nonostante sia più anziana di lei, il suo corpo mostra molti meno anni di quanti ne abbia effettivamente. La sua sicurezza nelle sue capacità lascia trapelare una maggiore potenza come Reyvateil, acuendo inevitabilmente il senso d’inadeguatezza di Aurica.
Ad accompagnare il trio vi sono inoltre Jack, un pistolero solitario, la meccanica Kruscher, e il cardinale Radolf, che più che un uomo di chiesa è un paladino armato di tutto punto.
PIÙ DOPPIO SENSO DI COSÌ…
Se vi capita di recuperare Ar Tonelico in versione fisica per Playstation due, potrete notare un particolare molto interessante dalla copertina: è valutato 7+ dalla PEGI! Per chi non lo sapesse, il PEGI, Pan European Game Information, è un ente che in base ai contenuti di un videogioco ne valuta l’età minima per poterci giocare in modo sicuro. E qui il dubbio sorge spontaneo: questi signori ci hanno giocato almeno un’ora? Perché è vero, questo gioco è un JRPG in 2D isometrico, con personaggi presentati con una caricatura chibi, e classici combattimenti casuali. Apparentemente è un gioco semplice ed infantile. Ma nel profondo questo è uno dei titoli con il maggior numero di doppi sensi possibili nel suo genere.
Come vi ho esplicato in precedenza, le Reyvateil possono essere potenziate tramite l’interazione intima con un personaggio di sesso maschile, e Lyner deve compiere una missione fondamentale insieme alle sua compagne. Quindi, volenti o nolenti dovrete unirvi intimamente con loro. E finora sto parafrasando la copertina del videogioco, dove questo meccanismo viene definito Intimo Dive System. Se finora siete stati impuri di animo, e avete pensato all’unione fisica, mi dispiace deludervi. In realtà si tratta di una congiunzione tra menti, nella quale Lyner penetra nella mente della Reyvateil con l’ausilio di un dispositivo.
Se vi siete sentiti maliziosi, non sentitevi in colpa. Gli sviluppatori lo sono stati molto più di voi, infarcendo i dialoghi con doppi sensi del calibro di: “Se vuoi puoi tuffarti dentro di me” o “Sono un po’ nervosa,è la mia prima volta”. I PNG addirittura descrivono il luogo dove si compie suddetta pratica come un bordello, come se steste usufruendo di una prostituta. E sì, le Reyvatail che entrano in quel luogo vengono etichettate come meretrici. Benvenuti nel medioevo sci-fi.
L’INTIMO “DIVE” SYSTEM
Ricordate il film Le Follie dell’Imperatore della Disney? Una citazione di Kuzco, sotto forma di lama, in questo momento torna molto utile: “Per stringere la mano bisogna avere la mano!”, mentre mostra la zampa. Con le Reyvateil vale lo stesso principio: “Per lanciare degli incantesimi sotto forma di canzone bisogna conoscere le canzoni!”. Come potete impararne di nuove? L’ispirazione spesso per un artista viene dal proprio subconscio, dal proprio bagaglio di esperienze personali e di emozioni. Così le ragazze possono elaborare sotto forma di melodia degli episodi significativi della loro vita.
Come rievocare questi eventi? Tramite il Dive System. Quando Aurica e/o Misha si fiderabno abbastanza di Lyner, vi permetteranno di accedere ad una porzione della loro memoria che ritengono più intima, e che condivideranno solo con voi. Perché ciò accada, potrete parlare con loro di vari argomenti, che siano inerenti alla storia, o casuali, nei luoghi di riposo Questi ultimi topic li trovate sotto forma di oggetti splendenti nello scenario che vi circonda. Per farvi un esempio, avete appena trovato un ascensore in una città: se trovate un oggetto splendente nei dintorni e lo raccogliete, potrete parlare con le ragazze di questa scoperta.
Una volta dentro la mente di una Reyvateil, vi troverete dentro uno spazio denominato Cosmosphere. In esso assisterete a quello che è uno show teatrale a tutti gli effetti, del quale potete sbloccare la visione dei vari atti utilizzando i Dive Points (DP), che si ottengono in battaglia. I vari personaggi di Ar Tonelico vengono inseriti sotto falso nome o travestimento in una nuova storia, che metaforicamente rappresenta quello che la ragazza vuole effettivamente comunicarvi. Alcune di queste sono molto drammatiche, perché rappresentano un trauma, altre possono essere esilaranti, con sketch comici molto simpatici. L’unica cosa che accomuna le Cosmosphere delle due Reyvateil è la presenza della torre di Ar Tonelico, alla quale le ragazze si connettono per ottenere l’energia per cantare le loro canzoni.
Con questo espediente narrativo non solo potete concedervi una pausa dalla storia principale e rilassarvi, ma anche conoscere molto meglio le vostre compagne di squadra principali. Questo vi permette di scoprire quanto sia stato fine ed accurato il lavoro fatto nella costruzione dei personaggi, e allo stesso tempo capire chi sia la ragazza ideale per voi. La scelta è molto limitata, questo è vero, però entrambe le Reyvatail hanno dei punti di forza che sapranno in un certo senso acchiappare Lyner, e voi.
Se nel corso del gioco si fa di tutto per fare pensare male il giocatore, durante il Dive System ogni preconcetto viene spazzato via, mostrando un fedele quadro dei vari gradi di una relazione amorosa fondata sul mutuo aiuto, la fiducia, e il sincero affetto reciproco, nonché un profondo desiderio di dare, e di aiutare l’altro a superare le sue ferite psicologiche. Il fatto che si conoscano nuove canzoni con questo sistema, e si ottengano nuovi costumini carini e artwork, deve restare secondario in questo caso, sia chiaro!
ITEM CRAFTING E ALTRO
Come nella serie Atelier, anche in Ar Tonelico è possibile dedicare del tempo all’item crafting, in una modalità che qui viene chiamata Grathmeld. Qui potete creare una grandissima varietà di oggetti, medicine, armi, ed elementi chiave che vi servono per procedere nella storia. Tutto ciò che vi serve è la ricetta, dei cristalli per potere compiere la fusione, e gli ingredienti. Ma non è finita qui. Oltre a materializzare nuovi oggetti, potete scinderli, realizzando così dei cristalli potenziati, così da poterli utilizzare o per nuove fusioni, o per potenziare le vostre Reyvateil.
Come in buona parte dei JRPG, è possibile equipaggiare degli accessori ai vostri protagonisti per poterli potenziare. Per le Reyvateil in particolare, è possibile installarle dei componenti aggiuntivi, come fareste con un PC quando aggiungete un banco di RAM. Però vi rammento il fatto che alcuni sviluppatori hanno immaginato più un film a luci rosse che un gioco di ruolo. Quindi quest’innocente installazione, che peraltro avviene per mezzo di un orefizio che non è allocato in prossimità dei genitali, si tinge di note osé. “Sii gentile, è la mia prima volta.”, “Non fissare troppo il mio buco!” e “Ho sentito che fa male, ti prego, fai piano!”. Questa è una compilation delle frasi più imbarazzanti che vi cito proprio perché questa è la mia opinione su queste genialate. Imbarazzanti. Un inutile compendio di doppi sensi per un titolo che non aveva bisogno di questi espedienti per essere apprezzato.
A CACCIA DI MOSCHE COL BAZOOKA
Questa citazione di Terminator: Rise of the Machines riassume in una sola frase l’esperienza con il battle system di Ar Tonelico: Melody Of Elemia. Ho speso diversi paragrafi per parlare di molti strumenti che vengono offerti al giocatore per potenziare i suoi personaggi: il Dive System, il Grathmeld, e i cristalli da installare. La dura verità è che a malapena vi serve impegnarvi con questi sistemi per vincere tutte le battaglie che il gioco vi propone, riducendoli a puro ludibrio del videogiocatore.
Nella mia run personale, ho deciso di potenziare al massimo la Cosmosphere di Misha, le ho installato due cristalli, non ho grindato neanche una volta, e ho comprato l’equipaggiamento più potente disponibile in negozio. Risultato? Senza nemmeno esplorare troppo il Grathmeld, né utilizzare particolari attacchi speciali, con un solo incantesimo di Misha ho sterminato il boss più potente. Un po’ come Vegeta in Dragonball GT che devasta Nappa con un colpo solo.
Mi piacerebbe fare lo spaccone con voi, e dire che ciò è successo perché sono un pro. Non è per questo motivo, mi dispiace. Come potete vedere dalla schermata qui sopra, ci sono diverse barre. La prima, in basso, indica l’armonizzatore. Più attaccate, più questo indicatore si riempie. Ogni volta che raggiungete il 100%, fino a tre volte, ottenete un potenziamento per il vostro party.
La seconda barra, quella a fianco della Reyvateil, sotto forma di percentuale, è la potenza dell’incantesimo che sta caricando. Più MP una ragazza possiede, più può caricare il suo attacco, fino a raggiungere livelli osceni. E quando dico osceni intendo che la potenza che la magia può raggiungere prosciuga senza grosse difficoltà il quintuplo degli HP del boss finale, e questo lo affermo con dati alla mano. Tutto questo senza sfruttare davvero il Grathmeld, e gli attacchi speciali del resto del party.
Ciliegina sulla torta. Il gioco è a turni, per cui i vostri attacchi si susseguono con quelli dei vostri nemici. Ma basta la pressione di un tasto, e la Reyvateil lancia il suo incantesimo quando le pare. Così. Come se in Final Fantasy steste per perdere, ma interviene Gilgamesh e taglia in due il vostro avversario con la pressione di un tasto.
FACILE, MA BELLO
In quest’ultima sezione ammetto di essermi accanito sull’eccessiva facilità di un sistema di combattimento che è parso più un suppellettile rispetto alla storia. Ma questo è anche un modo come un altro per invogliare il giocatore a spolpare questo titolo nella sua componente narrativa. Il che non è una novità nei titoli targati Gust. E c’è da dire che c’è molto da scoprire qui. Ar Tonelico: Melody Of Elemia, nel suo arco narrativo propone una trama nel quale i protagonisti si scoprono, si conoscono, e si vivono. Il Dive System è il palco nel quale viene narrata la storia nella storia, dove sotto forma di visual novel viviamo l’esperienza della nostra Reyvateil preferita, approfondendo così il suo rapporto con Lyner.
Ad accompagnarci lungo questo percorso troviamo una colonna sonora di pregevole fattura. Sembra scontato, in un videogioco che si propone di mischiare canto e magia, ma non lo è. Anzi, questa OST è di altissimo livello, tanto da meritare un suo CD nel quale sono raccolte tutte le tracce, che fa piacere ascoltare anche al di fuori del videogioco. Il comparto grafico, a differenza di quello sonoro, rimane un po’ più blando, però è difficile non apprezzare tutti quei personaggi in versione chibi in un mondo che dimostra che il 2D isometrico ha continuato ad avere il suo fascino anche oltre gli anni 90. E chi ha adorato Atelier Iris non può non adorare anche questo.
Oltretutto il gioco, seppur lineare, propone un universo narrativo molto interessante, curato in tantissimi particolari, e che è possibile esaminare nel dettaglio con i vari mezzi che Ar Tonelico offre al giocatore curioso. Se si decide di vivere a fondo questo titolo ci sono tantissimi extra: artworks, costumi, oggetti da sbloccare, e l’enciclopedia di gioco, che dimostra quanto questo mondo inventato sia pieno di vita e di particolari. E più si gioca questa serie, più si apprezza questa ricchezza con i suoi elementi ricorrenti. Come se non bastasse, ci sono anche tanti finali da sbloccare, uno per ogni compagno di squadra di Lyner.
Conclusione
In poche parole, Ar Tonelico: Melody Of Elemia è un titolo che propone tantissimi elementi, che però non risultano importanti per il videogiocatore perché non essenziali, per via della sua eccessiva facilità. Ma chi vi dedicherà abbastanza tempo troverà al suo interno tanti tesori: una bellissima storia, bei personaggi, una bella colonna sonora, e tanti extra riservati come premio a chi comprende come questo titolo si focalizzi più sulla narrativa che sul combattimento. Se cercate una sfida, passate oltre; se cercate una bella storia, fatelo assolutamente vostro.