Sailor Moon, Card Captor Sakura, Magica DoReMi, Mew Mew – Amiche Vincenti: l’elenco delle serie anime e manga con ragazze magiche che ci hanno tenuto compagnia durante l’infanzia e l’adolescenza potrebbe andare avanti ancora per molto. Il genere mahou shojou (o majokko), la cui origine si può far risalire al 1966 con l’anime di Toei Animation Sally la Maga, è diventato nel corso del tempo un vero e proprio classico dell’animazione giapponese. Eppure, nonostante i numerosi esempi di contaminazione con il mondo anime a cui ci hanno abituato sin dagli albori i JRPG, mancavano, nel panorama videoludico nipponico, produzioni originali che avessero per soggetto proprio le celebri ragazze magiche. A porre rimedio a questa mancanza ci ha pensato Gust con il titolo di cui parliamo oggi: Blue Reflection.